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SEO/SEA: perché Google non basta più?

Per promuovere i propri prodotti online, è fondamentale essere visibili su Google. Ma per generare nuove opportunità commerciali, Google non basta. 

In un universo sempre più connesso, è necessario adattarsi alla nuova modalità di consumo delle informazioni. È giunto il momento di adottare le buone pratiche per raggiungere gli obiettivi di generazione di lead. 

Ecco dunque i motivi per cui Google non è più sufficiente per far conoscere i propri prodotti e generare lead. 

Oggi, ognuno di noi ha l’istinto di avviare una ricerca su Google per cercare un’informazione. È quindi impossibile fare a meno di un sito Web e di un buon referenziamento per apparire nei primi risultati di ricerca.  

Questo genererà ovviamente traffico e prospect, ma per raggiungere obiettivi quantificabili in termini di lead non è sufficiente.  

1. Conoscere il proprio pubblico 

Una buona strategia SEO non punterà tutto su Google. In realtà, il punto di partenza, nonché l’ispirazione di tutta la riflessione, sarà la conoscenza del pubblico e dei prospect. 

Perché è importante analizzare pubblico e prospect? 

Senza una buona conoscenza dei propri prospect, non sarà possibile creare contenuti di qualità capaci di rispondere alle loro aspettative. 

La prima fase consisterà quindi nel definire delle personas, ossia rappresentazioni semifittizie dei clienti ideali, che consentono di conoscerne aspettative, esigenze e obiettivi.  

Basandosi su queste personas, è possibile creare contenuti pertinenti che rispondono quanto più possibile agli interrogativi del proprio pubblico target. 

2. Elaborare i contenuti in base ai prospect 

Per la maggior parte delle imprese, ottenere un buon referenziamento su Google è una vera e propria sfida. Ma raggiungere buone posizioni su ricerche che non vengono utilizzate dal proprio pubblico, è inutile. 

Oggi non bisogna più soltanto creare contenuti per Google e per ottenere un buon referenziamento. È necessario scrivere per il proprio pubblico, posizionarsi come esperti. 

Questo non vuol dire che bisogna smettere di concepire il proprio sito per i motori di ricerca, ma come prima cosa occorre pensare al proprio pubblico target, accompagnarlo ed educarlo nella sua riflessione. Il referenziamento deve essere pensato in funzione delle personas. 

I prospect si collocano quindi al centro di qualsiasi strategia di contenuti.  I contenuti devono rispondere alle domande che si pongono i prospect e rispettare il buyer journey. 

Pertanto, il sito Web dovrà presentare contenuti relativi alla scoperta, corrispondenti alla fase in cui il prospect si rende conto di avere un problema.  

Dovrà presentare anche contenuti relativi alla considerazione, fase durante la quale il prospect definirà in modo chiaro il suo problema e cercherà una soluzione per risolverlo. Infine, il sito dovrà includere contenuti relativi alla decisione, che consentiranno al prospect di scegliere la soluzione più adatta alle sue esigenze. 

3. Promuovere i contenuti 

Una volta che i contenuti sono stati creati e pubblicati sul sito, i motori di ricerca li indicizzeranno. I prospect che cercano soluzioni ai loro problemi su Internet riusciranno a trovarli se sono ben elaborati in funzione delle loro problematiche e, al contempo, ottimizzati per i motori di ricerca. 

Ma non è sufficiente. I contenuti devono essere promossi. Non bisogna solo aspettare che i prospect si imbattano per caso nei contenuti. 

Per promuovere contenuti e fare in modo che raggiungano un maggior numero di prospect, è importante ancora una volta sapere in che modo i prospect si informano, quali mezzi utilizzano. 

Per promuovere contenuti e generare lead, i professionisti del marketing hanno a disposizione numerosi strumenti. 

  • L’e-mail marketing 

Resta uno dei canali di comunicazione più utilizzati per generare nuove opportunità commerciali. In ambito B2B è uno degli strumenti preferiti dai professionisti del marketing. L’invio di un messaggio che corrisponde a un target ben definito, infatti, genererà con ogni probabilità nuovi contatti. 

  • Le newsletter 

L’invio di newsletter a un database di contatti consente di promuovere i contenuti pubblicati sul sito Web. È inoltre possibile utilizzare spazi pubblicitari all’interno delle newsletter inviate dai siti Web visitati dai prospect. 

  • I banner pubblicitari 

Anche i banner pubblicitari sono un mezzo eccellente per generare traffico su un sito Web. 

È importante conoscere i siti che visitano i prospect, per comunicare sulle piattaforme che utilizzano. 

  • I social network 

Come per i banner pubblicitari, è fondamentale sapere quali social network frequentano i prospect, in modo da pubblicare contenuti su quei siti e sui gruppi di discussione a cui sono iscritti. 

  • Le campagne pubblicitarie a pagamento 

Questo tipo di strumento può contribuire a rimediare a un brutto referenziamento su una ricerca importante. Può inoltre servire a promuovere un’offerta temporanea. 

Come abbiamo visto, per quanto importante possa essere Google per tutti i siti Web, non è comunque sufficiente per generare nuove opportunità commerciali e massimizzare la visibilità per i prospect. 

La conoscenza del pubblico target è la chiave di una solida strategia di contenuti, che attirerà i visitatori sul sito Web.  

L’adozione di buone pratiche SEO consoliderà il lavoro fatto sui contenuti e l’uso di strumenti di marketing digitale contribuirà alla promozione dei contenuti sui vari media. 

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