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10 suggerimenti e trucchi per migliorare il referenziamento del catalogo di componenti

Al giorno d’oggi, nessuna informazioni può sfuggire a Google, il gigante del Web. È il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Non c’è altro da aggiungere. È in grado di referenziare le pagine di tutti i siti Web grazie al suo complesso algoritmo. Per piacere a Google, e soprattutto al suo algoritmo, basta applicare alcune regole che ti permetteranno di migliorare notevolmente il tuo referenziamento.

Per ottimizzare il referenziamento del tuo sito Web è indispensabile innanzitutto definire un elenco di parole chiave o di espressioni strategiche (composte da più parole chiave).

 

1 – Definizione delle parole chiave

L’obiettivo è individuare le parole chiave che corrispondono sia al contenuto del tuo sito sia alle parole chiave utilizzate con maggiore frequenza dagli utenti sui motori di ricerca per arrivare a te.

La tecnica del brainstorming ti permetterà di stilare un elenco delle parole chiave per te più importanti.

Alla fine del brainstorming, devono restare solo una ventina di parole chiave, che devono essere presenti sul sito e corrispondere alle ricerche effettuate dagli utenti.

Per aiutarti a definire questo elenco di parole chiave esistono vari strumenti.

Ora che sai quali sono le parole chiave da ottimizzare, devi inserirle nella redazione delle tue pagine: tag title, tag H1, nei link, tag ALT (immagine) e nei testi.

Attenzione: non si tratta qui di inserire parole chiave in quantità trascurando la qualità del tuo articolo. La sovraottimizzazione delle parole chiave è penalizzata da Google. Si tratta piuttosto di trovare il giusto equilibrio, citando un numero sufficiente di parole chiave affinché siano visibili ed evitando che il testo sia pesante e ripetitivo.

 

2 – Creare contenuti di qualità

Contrariamente a quanto si pensa, i robot di Google scansionano le pagine Web, non i siti Web. Per questo devi considerare ogni singola pagina del tuo sito Web come un mini sito a sé stante.

Il tuo contenuto deve essere di qualità e non superare le 800-900 parole. Per offrire contenuti di qualità, è necessario prima di tutto conoscere i visitatori del tuo sito Web e le loro problematiche. In più, evita assolutamente di duplicare contenuti già esistenti, altrimenti sarai penalizzato da Google.

Rispondendo alle problematiche dei visitatori attraverso i contenuti del tuo sito, questi ultimi saranno referenziati in modo naturale, in quanto corrisponderanno alle richieste dei visitatori.

Per maggiori informazioni su questo argomento, consulta il nostro articolo I 3 ostacoli principali che ti impediscono di generare lead

 

3 – Ottimizzare la leggibilità degli articoli

Per facilitare la lettura ed evitare così un tasso di rimbalzo elevato da parte dei visitatori, occorre rendere più “ariosi” i tuoi testi.

  • Salta delle righe (prediligi paragrafi di 2 o 3 righe al massimo)
  • Scegli colori leggibili (e metti in evidenza i termini importanti con il grassetto o un colore diverso)
  • Regola l’interlinea (righe troppo ravvicinate possono rendere difficoltosa la lettura)
  • Scegli bene le dimensioni del font.

La lettura deve essere un piacere e l’utente non deve fare sforzi per ottenere le informazioni di cui ha bisogno.

 

4 – Illustrare i tuoi articoli

L’aggiunta di immagini che illustrano le tue spiegazioni rende più piacevole la lettura di un articolo.

Immagini pertinenti consentono ai tuoi lettori di memorizzare più facilmente i tuoi articoli e di capire meglio dove vuoi arrivare.

Non dimenticare di assegnare un tag ALT a ciascuna delle tue immagini. Una semplice frase è sufficiente per far capire ai robot di Google il significato della tua immagine. E se il tuo sito Web non è in grado di caricare le immagini, i visitatori avranno comunque un’indicazione su ciò che sarebbe dovuto apparire in quella posizione.

 

5 – Compilare i tag title

Ogni pagina del tuo sito deve avere un tag title, che deve essere opportunamente compilato.

Si tratta di uno dei tag più importanti in ambito SEO, in quanto descrive il contenuto della tua pagina Web e invia direttamente un segnale ai diversi motori di ricerca, per permettere a questi ultimi di ordinare, posizionare e valutare le tue pagine Web.

La lunghezza del tag title per Google è di 600 pixel. Occorre dunque limitarsi a 70 caratteri per evitare che il titolo venga troncato.

Un tag title deve contenere parole o espressioni chiave attinenti al tuo sito Web.

 

6 – La meta descrizione delle tue pagine

Il tag meta description è un elemento che ha lo scopo di descrivere in poche righe (da dicembre 2017 sono 240 caratteri su Google) il tenore dei tuoi contenuti. Corrisponde all’estratto visualizzato sotto i titoli dei contenuti sul motore di ricerca di Google.

Anche se questo tag non garantisce un migliore referenziamento diretto dei tuoi contenuti, a livello di referenziamento naturale non va affatto trascurato.

Infatti, se non compili o non ottimizzi questo tag, l’utente non potrà conoscere la natura del tuo articolo. È un po’ come trovare un libro senza sinossi e non sapere di cosa tratta, a parte il titolo che può dare una vaga idea.

Occorre tenere in considerazione anche la ricerca vocale di Google. E poiché la maggior parte di queste richieste viene formulata sotto forma di domanda, potresti compilare il tag meta come una domanda.

 

7 – Un codice del sito “pulito”

Oltra a interessarsi ai tuoi contenuti, Google si interessa al codice del tuo sito in generale. E non è affatto tollerante in materia. È necessario quindi che l’architettura del sito sia chiara e che il codice sia privo di errori.

Fai attenzione ai tag non chiusi.

 

8 – Eliminare i link interrotti

Quando aggiungi link interni o esterni sul tuo sito, può capitare che l’URL della pagina su cui indirizzi i tuoi utenti venga modificato o eliminato: si tratta dei famosi errori 404.

Per evitare di offrire agli utenti una pessima esperienza, verifica regolarmente che il tuo blog non contenga link interrotti, e nel caso modificali o eliminali.

 

9 – Aggiungere link interni ed esterni

Per ottimizzare la SEO, la cosa migliore è creare link interni e ottenere link esterni che puntano al tuo sito.

  • I link esterni che puntano al tuo sito sono detti backlink. Un backlink è semplicemente un link diretto sul tuo sito e proveniente da un altro sito. Sono utili per fornirti traffico da un sito diverso dal tuo, Web reputation e notorietà.

Attenzione: non tutti i siti esterni sono validi. Se il sito in questione non ha alcun rapporto con la tua attività o ha una cattiva reputazione, verrai penalizzato. Evita quindi i siti inseriti nella blacklist di Google.

  • I link interni si collocano nell’ambito del tuo sito Web. Consentono di trattenere l’utente sul tuo sito per più tempo, facendolo saltare da una pagina all’altra. Non è facile acquisire visitatori. L’obiettivo quindi è trattenerli proponendo loro contenuti aggiuntivi a quelli che stanno consultando.

 

10- Ottimizzare il sito per dispositivi mobili

Forse avrei dovuto affrontare prima questo punto, ma volevo riservare la parte migliore alla fine. Cosa pensare oggi di un sito non responsive?

Io lo definirei un disastro. Sia dal punto di vista dell’esperienza utente che da quello della SEO.

Da moltissimo tempo ormai, Google riserva un’attenzione particolare al design responsive. Se il tuo sito non è ottimizzato per i dispositivi mobili, sarà molto complicato per i motori di ricerca referenziare i tuoi contenuti.

Inoltre, se il tuo sito non è accessibile su dispositivo mobile, l’utente non sarà invogliato a visitarlo di nuovo.

 

In conclusione…

La SEO si evolve molto rapidamente: quello che era vero il mese scorso, potrebbe non esserlo più oggi. È quindi molto importante informarsi con regolarità per evitare di applicare tecniche SEO obsolete. Segui alla lettera le direttive di Google e non provare a ingannare il sistema, per non correre il rischio di farti penalizzare.

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