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Le 6 buone pratiche da seguire per creare una campagna di e-mail marketing nel settore industriale

Nell’ambito della strategia di generazione di lead, le campagne di e-mail marketing occupano un posto di rilievo. Tuttavia, la creazione di una campagna di e-mail marketing efficace non può essere improvvisata, soprattutto sapendo che nel B2B un professionista riceve in media 49 e-mail al giorno, di cui 10 pubblicitarie!

Ecco dunque 6 buone pratiche da seguire per creare una campagna di e-mail marketing efficace nel settore industriale ed evitare che le tuee-mail vengano ignorate.

 

1. Nome e indirizzo del mittente

Partiamo dall’inizio. Nome e indirizzo del mittente sono i primi elementi che il destinatario vedrà quando riceverà l’e-mail.
Sono due elementi che possono invogliare o meno il destinatario ad aprire il messaggio.
Sono quindi importanti e non vanno assolutamente trascurati. È meglio evitare di ritrovarsi 5 minuti prima dell’invio a scegliere in fretta e furia il nome dell’azienda e un indirizzo del tipo info@azienda.com

Del resto, se invii un’e-mail esplorativa a un potenziale cliente, quest’ultimo potrebbe non conoscere la tua azienda e, di conseguenza, il nome del mittente potrebbe non evocargli niente.

Nel campo B2B, è importante creare un rapporto di fiducia e di prossimità. Ti consigliamo pertanto di scegliere come mittente della tua campagna e-mail il nome e l’indirizzo di una persona che lavora nella tua azienda. In questo modo, il messaggio non verrà percepito completamente come un’e-mail pubblicitaria.

 

2. L’oggetto dell’e-mail

Insieme al nome e all’indirizzo del mittente, rappresenta il 3° elemento fondamentale capace di persuadere il destinatario ad aprire il messaggio. Occorre riservargli un’attenzione particolare.
Non è un compito facile, poiché i caratteri a disposizione per convincere il destinatario ad andare oltre sono pochi (circa 50, numero che può variare in base ai diversi client di posta elettronica).

È necessario suscitare l’interesse utilizzando poche parole. Il destinatario deve inoltre poter valutare il suo interesse o il suo guadagno nell’aprire il messaggio. È fondamentale scegliere parole chiave che parlano al destinatario.

Attenzione però ad evitare certi tipi di parole, le cosiddette spamword che potrebbero portare il messaggio direttamente nella casella dello SPAM e far precipitare il tasso di deliverability o consegna, come ad esempio gratis, promozione, vendita lampo, offerta speciale e così via.

 

3. Il contenuto dell’e-mail

Il contenuto dell’e-mail deve andare dritto al sodo.

I professionisti hanno poco tempo da dedicare ai messaggi che ricevono. Per questo il contenuto deve essere convincente e diretto. Il destinatario deve capire chiaramente cosa ti aspetti da lui.

In secondo luogo, oltre a consigliarti di inserire come mittente un nome reale, personalizza il messaggio affinché si rivolga direttamente al destinatario e favorisca così l’instaurarsi di un rapporto di prossimità.

Il contenuto deve contenere parole chiave legate all’oggetto dell’e-mail e deve indurre il destinatario a compiere l’azione da te desiderata..

Scorrendo rapidamente il contenuto, il destinatario deve essere in grado di capire in modo chiaro di cosa si tratta e l’azione auspicata. Bisogna quindi convincerlo utilizzando il dono della sintesi!

New call-to-action

 

4. L’aspetto grafico dell’e-mail

Curare la forma dell’e-mail è molto importante ma di nuovo, quando si parla di B2B, occorre adattarsi al destinatario e al tipo di messaggi inviati.
Se l’obiettivo della campagna di e-mail marketing è compiere un’esplorazione commerciale, vanno allora bandite le e-mail ad alto contenuto grafico.
In questo caso, è preferibile redigere un’e-mail di tipo one-to-one, per dare l’impressione al destinatario di esserti rivolto esclusivamente a lui.
Questo genere di e-mail è meno invasivo e offre un ritorno migliore in termini di percentuale di clic.

Per promuovere un prodotto o inviare una newsletter, è invece possibile utilizzare un’e-mail con più elementi grafici, in modo da attirare l’attenzione e invogliare a fare clic.

Occorre fare attenzione a rispettare la proporzione 2 terzi di testo e 1 terzo di immagini. Così facendo, se le immagini presenti nell’e-mail vengono bloccate dal client di posta, il destinatario potrà comunque comprendere il messaggio.

 

Altrettanto importante è inserire correttamente le informazioni nei tag “ALT” dietro le immagini. Come detto in precedenza, in caso di blocco delle immagini, verrà visualizzato il tag ALT che contiene informazioni su ciò che il destinatario non vede.

Come avrai capito, è opportuno evitare il formato solo immagine, che richiede tempi di caricamento lunghi e non è automaticamente leggibile da tutti i client di posta.

Infine, ultimo punto importante, l’e-mail deve essere responsive!
Bisogna sapere, infatti, che il 55% delle e-mail viene aperto da un dispositivo mobile (fonte: Adestra). Un motivo in più per progettare una campagna di e-mail marketing all’insegna della semplicità e della sintesi!

 

5. Call-to-Action

Sono il tocco finale dell’e-mail e devono essere visibili e incisive per convincere il destinatario a fare clic.
Se l’e-mail è di tipo one-to-one, la call-to-action può essere un link testuale verso un articolo di blog o una landing page.
Se l’e-mail è strutturata in modo più grafico, la call-to-action si materializzerà sotto forma di pulsante.

Le frasi che la precedono devono essere incoraggianti e rassicuranti, sempre con l’obiettivo di promuovere l’azione.
Per non perdere il destinatario, fai attenzione ad inserire una sola call-to-action per messaggio.

 

6. Testare la resa dell’e-mail

Una volta effettuati tutti questi passaggi, sei pronto a inviare la campagna e-mail. Ma hai pensato a testarla? Sarebbe un peccato aver speso tante energie per una campagna che forse non verrà visualizzata nel modo sperato.
Possono infatti esserci delle discrepanze tra i diversi client di posta elettronica. È indispensabile quindi testare la resa sulle varie caselle di posta per assicurarsi che tutti i destinatari possano visualizzare correttamente il messaggio.

Infine, in caso di indecisione tra 2 versioni di una stessa e-mail, non esitare a utilizzare il test A/B su un campione di destinatari, per aiutarti a selezionare la versione con il maggiore impatto.

Sei adesso pronto a creare e lanciare la tua campagna di e-mail marketing.
Un’ultima cosa: pensa a individuare in modo mirato i tuoi contatti e a pulire regolarmente la tua base. Una campagna di e-mail marketing ben studiata e ben realizzata inviata a una base di contatti non aggiornata non avrà alcuna chance di funzionare.

 

Se vuoi fare il punto sulle tue campagne di e-mail marketing, non esitare a contattare uno dei nostri esperti.

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